Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano: le Porte del Parco, interventi sui servizi

Il progetto “Le porte del Parco” si propone di valorizzare il patrimonio culturale ed ambientale del Parco Nazionale, per dare la possibilità ai visitatori di conoscere e scoprire le risorse naturali e culturali del territorio. Gli interventi interessano beni, aree ed edifici destinati a diventare luoghi di servizi ed attività d’interesse collettivo. Trattasi in concreto:
•    di lavori relativi alla creazione di aree esterne di sosta e di percorsi che identificano chiaramente il territorio del Parco;
•    di lavori di ristrutturazione di immobili ed acquisto di attrezzature a servizio dei turisti, sia per fini didattico-educativi che culturali – come nel caso dell’Atelier delle Acque e dell’Energia presso la Centrale Elettrica dell’Enel di Ligonchio;
•    della predisposizione di punti informativi e di approfondimento della conoscenza del territorio, all’interno di strutture pubbliche già esistenti nel Parco.

Per informazioni sul progetto:
Dott.ssa Maria Pia Tedeschi – Provincia di Reggio Emilia
Tel +39 0522 444503 – Fax +39  0522 444581
Email: m.tedeschi@mbox.provincia.re.it

Per informazioni turistiche:
Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano
Tel +39.0522.899402
info@parcoappennino.it

Il circuito castelli matildici e corti reggiani
Un poderoso sistema fortificato proteggeva lo stato feudale che la contessa Matilde di Canossa governava a cavallo tra XI e XII secolo. L’origine di questi castelli risale alla famiglia degli Attonidi, da cui Matilde discendeva, che aveva rafforzato, tra il Taro e il Reno, la frontiera settentrionale dei suoi possedimenti. Le strutture difensive rappresentavano una garanzia di sicurezza ma svolgevano anche il ruolo di simbolo visibile di autorità. I castelli hanno subito distruzioni ed in parte sono stati trasformati in palazzi e residenze civili. Oggi sono punto di riferimento per manifestazioni, rievocazioni storiche, musei territoriali e per affascinati itinerari turistici, da percorrere anche a piedi. Tra gli itinerari individuati vi è il Sentiero Matilde, che segue l’antico percorso alto medievale, che dallo sbocco dell’Enza, portava nel cuore del dominio dei Canossa, ai castelli di Rossena, Canossa, Sarzano, Carpineti, fino a Toano e si dirigeva verso il crinale al Passo delle Forbici, attraverso la turrita “via delle Scalelle”, per poi scendere verso i possedimenti toscani.

Atelier dell'Acqua e dell'Energia re

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